mercoledì 30 novembre 2011
Libri ed ebook
Vita da Telespettatori DisperatiVita da Telespettatori Disperati (libro)
Pubblicazione a copertina rigida: €1R4.00
Dialoghi tra due telespettatori sulle performances televisive di politici e giornalisti. Oggi tutta la comunicazione politica, i comizi, i dibattiti e gli incontri, avvengono in TV. Non è sempre vero, però, che chi appare molto ottenga maggiore consenso, specialmente se critica gli avversari ma non propone nuove e più valide idee. I Telespettatori Disperati sono personaggi immaginari, ma rispecchiano i commenti ironici o meditati dei cittadini che si trovano costretti a tele-ascoltare e a tele-vedere, ma non sono mai chiamati a essere tele-ascoltati. E qualche volta si vendicano nelle urne.
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TELESPETTATORI DISPERATI - Desperate TV viewersTELESPETTATORI DISPERATI - Desperate TV viewers (libro)
Stampa: €10.51 (Stesso libro in edizione economica)
Dialoghi surreali e satirici tra due telespettatori disperati a causa della informazione televisiva e della comunicazione dei politici. Nati su Web, i Telespetatori disperati continuano a vivere in rete e su queste pagine. Le loro storie spiegano perchè si possano perdere le elezioni o veder scendere la propria popolarità pur apparendo quotidianamente sul teleschermo. I telespettatori disperati, ironici e irriverenti, laici e anticonformisti, dimostrano che la televisione può ammorbare o divertire, ma non ipnotizza nè fa smettere di pensare.
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FRAMMENTI MATERNI - FESTA della MAMMAFRAMMENTI MATERNI - FESTA della MAMMA (libro)
Stampa: €7.41
FRAMMENTI MATERNI è dedicato all'amore e al ruolo delle mamme. Abbiamo attraversato un troppo lungo periodo di anni in cui sembrava che si potesse perdere il significato e il valore di ciò che invece è fondamento di affetti e riferimento alla vita. La figura femminile materna rappresenta un intreccio di valori non solo simbolici, ma sostanziali e vitali. La maternità di una donna non dovrebbe essere costretta ad attendere tempistiche e opportunità né dovrebbe essere costretta a scegliere tra un figlio e un lavoro. La maternità non è un privilegio o un lusso: è una preziosa manifestazione della vita, è ricchezza per tutti. Poiché si tratta, come tutti sappiamo, di un cammino di impegno e di coraggio, ho cercato di rappresentarne alcuni aspetti attraverso persone e situazioni vere e reali: frammenti di quello che ho incontrato nella vita quotidiana in forma di brevi racconti, riflessioni e di semplici poesie.
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I miei LucignoliI miei Lucignoli (libro)
Stampa: €11.18
M.S.Peterlin racconta il mondo giovanile e il difficile rapporto tra studenti e insegnanti e mette in luce anche retroscena e fuori scena di momenti ed episodi di vita scolastica che di solito sono riservati agli addetti ai lavori. I protagonisti sono i Lucignoli e gli adulti con cui si confrontano. Sono ragazzi come tanti, ma irripetibili; sono capaci di rabbia e di affetto, e di disperazione e di ironia, ci sfidano ma hanno bisogno di noi; l'autrice cerca di far parlare la loro giovinezza invitando ad ascoltarla con attenzione. Il mondo in cui loro e gli adulti vivono non è un paese dei balocchi, ma probabilmente non lo è stato nemmeno nel passato. Il titolo è dovuto al lungo ininterrotto amore di Maria Serena Peterlin per il libro di Carlo Collodi. Essendo impossibile imitare Pinocchio, ha voluto dedicarsi al suo compagno Lucignolo che tutti, insegnanti compresi, considerano cattivo per dagli un'altra possibilità. I nomi dei protagonisti sono modificati per rispetto della privacy.
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La (mia) classe non è docLa (mia) classe non è doc (libro)
Stampa: €13.09
Storia di affetti e di umorismo riflessivo. Una insegnante di lettere di scuola media superiore vive tre anni di dialogo con una sua classe molto speciale. Il libro racconta, in prima persona, una storia vera. E' un libro senza prediche e senza facili pedanterie. "Non esiste un solo modo di insegnare o di essere persone. Esiste una realtà, in questo caso scolastica, con cui si deve interagire inventandosi un linguaggio complesso e dedicato. E non esiste un modo per farsi rispettare ed amare diverso da quello di amare e rispettare per primi. Questa è stata la mia vita di insegnante e sono contentissima che sia andata così." Maria Serena Peterlin
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martedì 22 novembre 2011
Ricevimento generale (e immaginario?), dei genitori - di Mariaserena
Tempo di ricevimento di genitori. Succede nelle migliori famiglie. Ci sarà il doveroso tripudio di tailleurini sfoggiati per
l'occasione, lo sbrilluccichìo prenatalizio di bigiotteria, il ticchettì-ticchettà di
tacchetti e scarpette a punta, le scie di calde fragranze coloniali inutilmente
contrastanti i 16° (gradi) umidini
umidini dei locali scolastici ove regna un sentor di gioventù calzante
adidas.
Spettacolare poi l'avanzata cipigliosa dei prof di area
seriosamente tecnica: mocassino di cuoio stagionatissimo con fibbietta e punta
di bignè, pantalone lucido sulle terga e arricchito da pieghe dietro-ginocchio
e inguinali, camiciola alternativa e giaccone beigiolino foderato di pile
scozzese. E poi la dotazione intimidatoria: registro d'ordinanza (personale) e
fuori-ordinanza (di classe) con fogli di Excel e tabulati di assenze, note,
ritardi, media delle cifre, media dei voti, media dell'auditel scolastico, mass
media e così via calcolando calcolando.
Il tutto si svolge in aule allestite di corsa dopo le lezioni
con ancora tracce vistose della presenza abituale dei selvaggioni. Certo,
l'abito e il luogo non fanno il monaco... ma soprattutto l'apparato austero e
compassato allestito per l'occasione franerà inesorabilmente all'apparir
dell'indaffarato genitore col foglietto dei nomi dei prof in una mano e il
cellulare nell'altra.
Ed ecco cosa si diranno i protagonisti Genit (=genitore) e
Prof.
Genit : - Sono il padre di Bragadin Marcantonio come va mio
figlio?
Prof: - 'sera
Genit: - Come va Marcantonio?
Prof: - Sa com'è. La classe è una
classe difficile
Genit: - Si ma lui quanto cià di voto? (gli suona il
cellulare e lui risponde: -Ahò! sto da quello de Elettronica, tiemme il posto
da quella de Matematica, mo me sbrigo e arrivo). A professò e il voto?
Prof : - L'ultima verifica l'abbiamo fatta
ieri
Genit: - ma de media?
Prof: - Come di media... sa il ragazzo si
adegua alla classe
Genit: - Ma a me della classe, detto fra noi, non me ne
importa per niente...
Prof. - E poi suo figlio sta sempre col
cellulare in mano
Genit. - Aveva preso la sufficienza a palestra e gli ho
fatto il cellulare nuovo, tecnologia bluetooth, 'na scheggia
Prof. - Dunque le dicevo
Genit. - (di nuovo gli squilla il cell: Ahò ... ma come te
passano avanti, datte da fà no? questo nun se sbriga...) Ma de voto quanto gli
ha messo lei?
Prof. - Come le dicevo il voto è basso... quattro meno
meno
Genit: - A professò er ragazzino mio cià palestra cinque
giorni a settimana, calcio sabato domenica e mercoledì, poi nuoto e corso di
chitarra, e lei me lo rovina così! Senza la media del sette non gli danno la
borsa di studio della ditta...
Prof: - Io spiego e lui telefona...
Genit: A professò, l'ho viste e sentite le lezioni sue, lei
dice pure le parolacce...
Prof: - Ma cosa dice, suo figlio è un maleducato!!
Genit: - Eccolo là il pregiudizzio, ma io me
difendo sa? Qui chiamo l'ispezione, scatta la denuncia. Io a lei lo rovino
Prof.- Ma come si permette?
Genit: -omo avvisato... io lo dico per lei, Marcantonio cià
due dvd co' tutti i filmini suoi... e n barca de fotografie, l'abbiamo messe
pure su internet
Prof. - argh, sob.- poi si accascia sulla sedia
Genit. Allora pe' Natale aspetto la bella notizia; la
sufficienza, ci siamo capiti...Al ragazzo abbiamo promesso il portatile nuovo.
Sa lui ci lavora...
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