mercoledì 14 giugno 2017

Il sasso e l'oro

Bambina con palloncino

Avevo cinque anni quando un operaio, che lavorava nel mulino vicino casa, mi disse che se avvolgevo un sasso in una carta dei cioccolatini o caramelle, quelle argentate e dorate che non si usano quasi più, e lo avessi seppellito, lo avrei ritrovato, dopo qualche giorno, trasformato in oro.
Penso sia stato un insegnamento, come dire, prezioso.

Ovviamente il sasso, accuratamente avvolto in stagnola e che ispezionavo a più riprese, non diventò mai altro che sasso; ma mi è stato ugualmente di grande vantaggio, pur nel disincanto che ne derivò.
Ho imparato che le affermazioni devono essere verificate da ragioni logiche e prove. Ho imparato che chi pensa di raccontarti storie di affascinanti scorciatoie ti prende in giro.
Ho imparato che un sasso rimarrà sempre un sasso.
E che l'oro, se si vuole, si conquista con fatica o con il guadagno di un lungo lavoro.


Devo scrivere anche la morale?
Ma non penso proprio.

Nessun commento:

Posta un commento